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lunedì 3 settembre 2012

"Bestie di Satana. Revisione". Articolo tratto dalla prealpina del 9 agosto 2012

http://www.prealpina.it/busto-valle-olona/canaleArticolo.plp?id=2313376

L'avvocato di Sapone: "Nuovi elementi, Nicola non c'entra. Questa storia va riscritta"


Per Paolo Leoni e Nicola Sapone potrebbe arrivare il momento della svolta.
Entro il 28 settembre l’avvocato Paolo Franceschettipresenterà istanza di revisione processuale al tribunale: la storia delle Bestie di Satana, se i giudici dovessero accogliere la richiesta del legale, potrebbe quindi passare al vaglio di una seconda rilettura.

"Ho raccolto tutti gli elementi necessari per dimostrare l’insussistenza dell’impianto accusatorio", spiega l’avvocato che nelle scorse settimane si è spinto fino adArsago Seprio per osservare la fossa dell’orrore, quella in cui i corpi di Fabio Tollis e Chiara Marino rimasero sepolti per sette anni.
"So che Sapone non è mai stato nel bosco la notte del17 gennaio 1998 e non ha mai ucciso nessuno", dice Franceschetti sconquassando la struttura processuale che ha retto fino alla Cassazione.
"Se avesse ucciso a coltellate Fabio e Chiara, avrebbe avuto gli abiti inzuppati di sangue e sporchi di terra, e la notte non avrebbe potuto tornare a casa senza che i famigliari se ne accorgessero e senza lasciare tracceovunque. Siccome sono stato in quel bosco, ho potuto constatare che in quel punto le radici sono talmentefitte che i ragazzi avrebbero dovuto avere una ruspa, essendo impossibile scavare con una vanga e unpiccone".
L’avvocato lancia accuse di peso: "So che i mozziconi di Diana blu che hanno ritrovato sul luogo del delitto facevano parte di una messinscena, perché dopo sei anni di una sigaretta non rimane la minima traccia, e quindi queste sono state messe lì dagli inquirenti, oppure è un’invenzione dei periti. So che Sapone non può aver messo alcun riccio nella bocca di Fabio, perché si sarebbe ferito le mani, e l’indomani i testimoni avrebbero notato le ferite. So che Mariangela Pezzotta è stata uccisa da Andrea Volpe senza alcun mandato da parte di Sapone".
Sottinteso il rammarico per l’attendibilità che le parole del pentito Volpe sono riuscite ad accreditarsi davanti ai giudici. Un rammarico espresso tra l’altro più volte dallo stesso Leoni, Ozzy per la setta.
"Volpe, il perno dei collaboratori di giustizia, nonché l’esecutore materiale dei delitti, era stato intercettato mentre diceva che per evitare la galera o una pena alta avrebbe inventato nomi a palla", si è sfogato in più di un’occasione. Ora Ozzy e Sapone puntano al riscatto ma l’idraulico di Dairago - che a settembre tornerà a processo in appello per una faccenda di stupefacenti - non sembra avere grande ottimismo.
"Il problema è che non voglio illudermi. Non voglio illudere mio padre, mia sorella, e me stesso", ha confessato a Franceschetti dopo cinque ore di colloquio nel carcere di Padova.

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